martedì 13 gennaio 2009

Non sei soddisfatto del tuo lavoro?Poteva capitarti di peggio.

Chi non ha lavoro lo cerca disperatamente.Quelli che fortunatamente
cel 'hanno, spesso non sono soddisfatti : o si tratta di un lavoro
troppo faticoso, o poco remunerato, troppo stressante, troppo
monotono, in un ambiente ostile o semplicemente non era quello che
sognavano o per il quale avevano studiato. In questi tempi di crisi
non si può andare troppo per il sottile, quindi il lavoro dobbiamo
tenercelo stretto. Consoliamoci leggendo la classifica dei peggiori
lavori della storia stilata da Focus, in un'altra epoca poteva andarci
peggio. Ecco alcuni esempi :
I calcanti : veri e propri uomini criceto,rinchiusi in enormi ruote di
legno che dovevano far girare per tutto il giorno ,a forza di gambe e
braccia, per spostare pesi enormi e costruire edifici,dall'epoca
romana fino alXVI secolo.I mignattari : andavano ad immergersi nelle
paludi per attirare sul proprio corpo le sanguisughe, utilizzate fino
al '700 per i salassi, ritenuti un rimedio per quasi tutti i mali.
I vuotapozzi : si occupavano dello svuotamento dei pozzi neri, ma
senza autobotti, come avviene oggi,bensì immergendosi nei pozzi e
raccogliendo il materiale a secchiate per poi rivenderlo come concime.
I produttori di Garum : il garum era la salsa preferita dai Romani, a
base di interiora di pesce, che veniva lasciata a macerare per mesi
sotto il sole, rimescolata continuamente dai servitori o dagli operai.
I fulloni : nell'antica Roma erano addetti a sbiancare le pezze di
lana. Come detersivo si usava la soda mischiata all'urina che i
fulloni andavano a recuperare presso i bagni pubblici e che poi
versavano nelle vasche dove dovevano battere le pezze a piedi nudi.
I fabbricanti di corde di violino : le corde di violino venivano
fabbricate con le interiora di agnelli, che questi lavoratori dovevano
estrarre dagli animali morti e lavorare a lungo per renderle
sottilissime.
Potrei citare altri esempi ma forse ci siamo già convinti che, in
fondo, il nostro lavoro non è poi tanto male.
blog comments powered by Disqus